Relax in cucina.

È uno strano periodo, concomitanze, fughe di cervelli, adulti che non possono essere considerati tali.
A volte mi stupisco di come le persone non riescano a comprendere e suddividere le situazioni in base alla gravità degli avvenimenti: dopo un anno in cui ho perso i miei genitori, c'è ancora chi non capisce o accetta un momento di sbandamento o di riservatezza. Addirittura sapere che un adulto si inventa fantastorie su come io e mio fratello siamo diventati maleducati, scostanti, assenti e menefreghisti, a due mesi dall'accaduto, è disarmante. E non è l'esempio in sé a far cadere le braccia, è tutto l'insieme, in un dato contesto, a farti perdere la fiducia nel l'intelligenza umana.

Potrei e vorrei dilungarmi ancora, ma non posso, devo scappare a fare commissioni importanti, prima che qualcuno possa inventarsi che non mi faccio trovare per paura del mondo esterno (è stato detto anche questo, in modo ben peggiore).

L'unica cosa che mi rilassa, come al solito, è cucinare.

Qui sotto una bella vellutata di patate e porri con lardo croccante e un'insalata di avocado, gamberi e salsa alla maionese, pepe, mango e porto dolce.

Un bacione e buon inizio di settimana!
(OTTIMISMO OTTIMISMO OTTIMISMO)